domenica 25 febbraio 2018

Marzia:Tiroidite di Hashimoto e la dieta dei gs


MARZIA:UNA DONNA STRAORDINARIA
Sì, veramente una donna straordinaria Marzia.
Vorrei ringraziarti non solo perchè hai condiviso la tua esperienza con la dieta consigliata dal Dottor Mozzi, ma anche per aver raccontato la tua storia, il tuo dolore, simile a quello di tante donne che subiscono violenze, donne che hanno il coraggio e la forza di ribellarsi e allontanarsi da chi fondamentalmente non le ama.
Un messaggio positivo importante: ogni donna può riprendere in mano la propria vita e tornare ad essere libera e leggera come una farfalla, il simbolo che Marzia ha scelto in segno di vittoria(lo stesso del gruppo facebook che l'ha aiutata).
Tanti auguri per questa nuova vita insieme a tuo figlio. Te lo meriti.
Anna

LA MIA STORIA
Questa storia inizia (molto probabilmente) nel 2003.
Io sono uno di quei casi dove Hashimoto si scatena a seguito di forti traumi.
Purtroppo sono vittima di violenza da parte del padre di mio figlio.
Primo trauma: mi ha picchiato e maltrattato per tutti i nove mesi di gravidanza e fino a che sono scappata con mio figlio.
Secondo trauma: purtroppo durante il parto un “errore umano” ha lesionato mio figlio nella manovra di estrazione, provocandogli una paresi ostetrica del plesso brachiale (braccio abbandonato senza attività neuro muscolare per la recisione di due radici).
Ma non è finita... anche mio figlio aveva iniziato a prendere le botte, per cui sono stata costretta a scappare con lui.
Terzo trauma: due aborti.
Quarto trauma: inizia il calvario... per qualche anno la Tiroidite di Hashimoto cresce silente ed io, ignara, vado avanti vedendo la mia esistenza sfumare.

I MIEI PROBLEMI DI SALUTE E I DOTTORI…
Dal 2006 in poi sono già compromessa... soffro di forte depressione, stanchezza cronica, dolori muscolari, gonfiore, problemi alla circolazione, bruciore agli arti... di notte è come se i piedi andassero a fuoco tanto da piangere. Imputavo tutto alla depressione.
Giravo medici che mi davano una cura per ogni sintomo. Con il passare del tempo ogni organo iniziava a essere compromesso.
Problemi allo stomaco (ernia, bile nello stomaco, insufficienza cardiaca e gastropatia diffusa), stipsi funzionale ( non producevo più le feci, bruciavo tutto e andavo in bagno ogni sei settimane almeno), disturbi alimentari (tutto ciò che mangiavo mi faceva stare male), calo della vista con secchezza cronica e sofferenza delle cornee, pelle squamosa, perdita di capelli, dolori alle ossa e ai muscoli, attacchi di panico e ansia.
Un inferno. Scendevo in trincea. Entravo ed uscivo da pronto soccorso e ospedali.
Nel 2016 assumevo sei psicofarmaci potenti al giorno, due pastiglie gastoprotettrici, lassativi, antidolorifici etc ... ero una “drogata”.
Nulla migliorava, anzi peggiorava. I “dottori” (si fanno chiamare così) mi prescrivevano un farmaco ad ogni sintomo. Giravo sempre con la mia storia clinica. Ma era troppo lunga da leggere...

LA DIAGNOSI: TIROIDITE DI HASHIMOTO
Un giorno per caso, durante una delle mie ennesime visite mi chiedono se avevo mai controllato la tiroide. Ovviamente no. Io non ero un medico! Almeno lo credevo.
Faccio il controllo e avevo tsh 14 e tutto fuori posto! Diagnosi certa.
Il gruppo Facebook della tiroide di Barbara
Mi prescrivono subito Eutirox che null’altro fa che abbassare tsh, alzare ft3/4 e a farmi ingrassare. Passo da 46 a 54 kg. I sintomi sopra elencati li avevo ancora tutti e in più non ci vedevo neanche più bene.
Ero disperata. Mi sentivo cedere e svenivo tre o quattro volte a settimana. Mangiavo poco. Dormivo tanto, vivevo al limite delle mie forze.

L’INCONTRO COL GRUPPO FACEBOOK
A febbraio del 2017 approdo in un gruppo che tratta la mia malattia e che segue il regime del Dott. Mozzi.
(Il gruppo, amministrato da Barbara, si chiama:
Tiroide: Dieta del Gruppo Sanguigno(Dott.Mozzi)
  https://www.facebook.com/groups/715867168515099/?ref=group_header
Prendo subito seriamente la cosa, metto tutta me stessa e ci credo fino in fondo.
Inizio a seguire l’alimentazione adatta al mio gruppo sanguigno A e applico tutte le restrizioni per la mia patologia.
Tolgo glutine, zuccheri ( tutti, compresa per prima la frutta), amidi, cereali e pseudo cereali. e infine lattosio. Tutto.
Studio cosa posso e non posso mangiare e perché. Inizio il giorno dopo.

I RISULTATI DELLA DIETA DEL DOTTOR MOZZI
Dopo dieci giorni entro in fase di disintossicazione che dura un paio di settimane e poi... magia! Giorno dopo giorno i miei sintomi si placano, si attenuano fino a non soffrirne più. Mi sono monitorata con prelievi ematici ed esami diagnostici semestralmente e fino ad oggi che posso raccontarlo.
La mia alimentazione ha bloccato il degenerarsi delle funzionalità dei miei organi ormai compromessi. Hashimoto ha fatto il suo sporco lavoro, ma ora sono io a controllare lei. 😏😏😏
I valori sono rientrati, i linfonodi ingrossati dietro la tiroide si sono ridotti.
Non ho alcun sintomo, nessuno. Mangio tantissimo! Almeno quattro o cinque volte al giorno.
Ho perso tanto peso... mi sento bene. Ho di nuovo la voglia e la forza di andare avanti 😍😍😍 non sono più schiava di nessuno tanto meno di lei...

ALIMENTAZIONE
Come mi nutro? Come ho detto prima mi nutro secondo natura! Non mangio nulla di pronto, conservato, insaccato o fritto. Mangio quello che la natura è il contadino mi offre!

Colazione
La colazione è il pasto più importante, principalmente mangio uova e legumi. Tutti i giorni ( mangio
almeno 10 uova a settimane).

Pranzo
A pranzo carne, verdura e ortaggi e la sera verdura e pesce per lo più.
Gli spuntini sono fatti di carne, prugna secca, verdure crude o (ultimamente davo il mio sotto peso) 1 frutto consentito.

Dimenticavo, non assumo farmaci, nessuno! Compreso Eutirox, da oltre un anno. E l’unico valore
un po’ alto è il tsh che resta sui 9. Ma pochi sanno che sotto i 10 la terapia sostitutiva non è obbligatoria.
In omaggio a ciò che mi ha cambiato la vita mi sono tatuata una farfalla. Io sono una “farfallina” ( ci chiamiamo così) del gruppo TIROIDE: Dieta del gruppo sanguigno del Dott. Mozzi ❤️
PERCHÉ NEL MOMENTO IN CUI CREDEVO DI MORIRE, HO MESSO LE ALI! 


Ora lo so: IO SONO MEDICO DI ME STESSO. GRAZIE DOTT. MOZZI, MI HAI CAMBIATO LA VITA

Marzia, 38 anni

 




(Se volete condividere la vostra esperienza nel mio blog scrivetemi, la pubblicherò volentieri per aiutare altre persone. Sono anche su facebook)
 https://www.facebook.com/Dott-Mozzi-e-la-dieta-dei-gs-Testimonianze-e-articoli-1434180116857823/


                                    Video dottor Mozzi e Tiroide

sabato 4 marzo 2017

Roberto, il tumore al pancreas e il Metodo Di Bella.



ROBERTO E IL CANCRO AL PANCREAS
Ecco una delle numerose testimonianze sull'efficacia del Metodo Di Bella.
La sua storia è stata anche pubblicata nel mese di Gennaio del Secolo XIX, nella pagina di la Spezia.
Roberto, dopo l'operazione, aveva una prognosi terribile e sarebbe dovuto vivere al massimo 6 mesi.
Ma grazie alla sua tenacia e alla dedizione di Paola, la sua compagna, che non si è mai rassegnata alla diagnosi, approdano al Metodo Di Bella, vincendo la lotta contro il cancro.
Anche Roberto come altri pazienti che scelgono questa cura, ha chiesto il risarcimento per le spese affrontate per vincere il tumore, ma purtroppo senza esito.
(una spesa  di 26.000 euro, pochissimo se paragonata al costo delle cure tradizionali)
Grazie Roberto per la tua testimonianza.

Anna

LA TESTIMONIANZA DI ROBERTO
Ho deciso di raccontare la mia storia, almeno quella degli ultimi anni. chi vuole la legga a chi non interessa, faccia come crede.
Nel luglio del 2008, ero segretario generale della uil di Savona, salotti importanti, discreto tenore di vita, vita non facile avanti e indietro, ancora di più avendo colei che poi è diventata mia moglie, residente in trentino, sul lago di Garda.
Tumore al pancreas
Agosto parto per il Trentino, Paola mi trova ingiallito in viso, il lunedì mi porta al pronto soccorso di Arco, il medico mi prescrive esami più approfonditi, dopo alcuni giorni
La diagnosi è tremenda: adenocarcinoma alla testa del pancreas, nella maggior parte dei casi non lascia scampo.
Il 25 agosto vengo operato, 9 ore, struttura ospedaliera bellissima, mi viene asportato il digiuno, la testa del pancreas e 2/3 dello stomaco, inoltre viene staccato lo stomaco dal pancreas.
Dopo una decina giorni, il mio quadro clinico si aggrava, vengo portato d'urgenza in setticemia all'ospedale di borgo Trento a Verona, dove vengo rioperato, fatto l'ago aspirato ventrale da sveglio, intubato perché il liquido mi era entrato nei polmoni e non respiravo, insomma 15 giorni in rianimazione grave, e 15 in rianimazione.
Giornate tremende, ma non ho mai mollato di un cm, ho sempre lottato, sembra che sto meglio e vengo ritrasferito ad arco, e sono passati due mesi dal ricovero. Dopo un mese di tentativi per cibarmi da solo, continuo a perdere peso, fino a diventare 56 chili e non riuscire a stare in piedi, al punto di muovermi in sedia a rotelle.
Il primario convoca mia moglie(allora compagna),e le comunica che non c'è più niente da fare 6 mesi al massimo, e mi mettono alla porta. Sconforto immaginabile, la morte ti guarda negli occhi, e sei debole al momento, ma poi la voglia di vivere, il carattere, obbiettivi ancora da raggiungere, gli affetti, hanno il sopravvento.
Torniamo a Spezia per morire nel mio letto, all'ospedale di Spezia oncologia mi guardano sulla sedia e a mia moglie gli dicono: cosa ci facciamo?
MDB '98: La protesta scende in piazza.

LA SVOLTA
Decido di sposare Paola per lasciargli almeno la pensione, nel frattempo non si da per vinta, cerca qualcosa di alternativo ma non di empirico, la scelta cade sulla cura di bella basata su medicinali presenti in tutti gli ospedali ed in tutte le farmacie, per farla breve, comincio la cura il 20 novembre, il 22 mi sposo, al rinfresco ho trattenuto per la prima volta i liquidi, e da lì un crescendo.
Sorvolo sui 2000 euro al mese che ho speso per la cura, sorvolo che mi hanno fatto perdere la causa per il risarcimento, l'unico dato certo, è che sono ancora qui, e lotto contro i geni della medicina, che pensano che l'alternativa alle loro cure è la morte.

Roberto

P.S.Nell'intervista al Secolo XIX Roberto dichiara: "Non sono risucito a vincere la causa, ma sono ancora qui e oggi lotto contro chi sostiene che l'unica alternativa alla medicina ufficiale sia solo la morte. Non è giusto. Ma se si arrende e alza le braccia e non più darti alcuna possibilità, è giusto che ciascuno si batta per la propria vita, anche con metodi diversi."


TUMORE AL PANCREAS
Ricordiamoci che il cancro del pancreas è uno dei più terribili.
"Fino a pochi anni fa la sopravvivenza media dal momento della diagnosi di tumore al pancreas era attorno ai 3-6 mesi ed una sopravvivenza di 5 anni era riscontrata in meno del 5% dei casi; ad oggi è stato fatto qualche passo in avanti, ma ancora non sufficientemente sensibile.
La mortalità per questo tipo di tumore a 5 anni dalla diagnosi si avvicina al 99%, facendo sì che il cancro al pancreas goda del triste primato di tasso di mortalità più elevato tra tutti i cancri."

venerdì 16 dicembre 2016

Maria Pia, il Morbo di Werlhof, e la Melatonina: grazie Prof.Di Bella!




LA MELATONINA E IL MORBO DI WERLHOF
“Bisogna dirlo a tutto il mondo affinché persone come me non si rovinino col cortisone - ancora una volta il metodo Di Bella conferma la sua efficacia”.Maria Pia

Non servirebbero altre parole per introdurre la testimonianza di Maria Pia, letta un anno fa nel gruppo MDB.
Senonché, nonostante il Morbo di Werlhof abbia  un sito con tanto di testimonianze, ancora oggi esistono persone disperate che non conoscono questo modo di curarsi.
Sostanza indispensabile, ma non unica, per curare la patologia: la MELATONINA, coniugata con Adenosina e Glicina, secondo la formulazione originale formulata dal Professor Luigi Di Bella .

Pochi sanno che la sua azione sulle piastrine è stata tra le prime scoperte del Professore nell'ambito dei suoi esperimenti sulle malattie del sangue.

Mi domando soltanto come sia  possibile, che in presenza di queste testimonianze ancor oggi, non vi sia nessun ematologo che prenda in considerazione la possibilità  di sperimentare questa cura che peraltro non presenterebbe alcun rischio per il paziente, per di più i costi sono veramente irrisori soprattutto se confrontati con i costi esorbitanti delle cure a cui è sottoposto il paziente.
Come vedrete al termine della testimonianza le soluzioni attuali non sono risolutive, ma hanno molti effetti collaterali e in alcuni casi sono invasive come l'asportazione della milza, per cui è più che evidente il Morbo di Werlhof abbia un bisogno urgente di reali novità terapeutiche.
LA TESTIMONIANZA DI MARIA PIA
Ho 41 anni e da 14 anni ho il Morbo di Werlhof curato con l unica cosa che i medici siano capaci di proporti :il cortisone! Quanto l'ho odiato !!!!
nei primissimi tempi mi avevano talmente imbottita di deltacortene che mi ero trasformata: tutta gonfia e appesantita, le gambe non reggevano più e spesso cadevo.
In seguito visto che le piastrine si erano alzate mi avevano ridotto la dose ma appena interrompevo il medicinale le piastrine andavano in discesa libera , ogni settimana al controllo le avevo dimezzate fino ad arrivare una volta ad averne 2 mila!
Ho avuto una paura terribile di morire in quel momento .... Pensavo a mio figlio e sentivo che non potevo più andare avanti così !
Quindi mi sono messa alla ricerca di qualcosa che sostituisse il cortisone e che fosse naturale ma mi sono imbattuta nel corso degli anni in persone che non hanno fatto altro che farmi spendere soldi per niente ..... Mi stavo quasi arrendendo alla realtà dei fatti quando durante una mia ricerca in internet leggo del Dott. Todisco che cura la piastrinopenia con la cura di Bella .

L'INCONTRO COL DOTTOR TODISCO
Quindi prenoto il treno e con tante incertezze vado da lui per un consulto ritorno con altrettante perplessità perché non mi assicura niente ma dice di fidarmi di lui. Il 28 dicembre 2013 inizio la cura e nel frattempo assumo il deltacortene che man mano scalerò a secondo dei valori delle piastrine.
Nel corso dei mesi le piastrine rimangono stabili solo una volta hanno fatto una piccola discesa che il dottore mi ha fatto superare con un aumento della melatonina .
Oggi 18 aprile 2015 ho 180mila piastrine e da un anno non assumo più cortisone! 
Mi tengo sempre controllata ogni mese faccio il mio emocromo
ma l'incubo piastrine sembra essere passato! 
Se avessi saputo prima di questa cura mi sarei risparmiata 13 anni di cortisone e una gastrite cronica ! 
Il dottor Todisco mi ha consigliato di fare questa cura per sempre perché il Werlhof c'è e senza questi prodotti ricadrei nella situazione iniziale.
Grazie per aver potuto condividere questa esperienza con voi e grazie al Dottor Todisco che pazientemente mi è stato accanto nei primi mesi rassicurandomi .... Neanche nei miei sogni più rosei avrei immaginato di avere questi risultati !

Grazie a te Maria Pia!



PIASTRINOPENIA
Le seguenti informazioni sono tratte da questo sito:



-Si definisce piastrinopenia il riscontro di piastrine circolanti in numero inferiore a 150.000 unità per mm3 di sangue, rilevato all'esame emocromocitometrico effettuato almeno con due diversi anticoagulanti

In caso di piastrinopenia di severa entità, l'emorragia può verificarsi con ecchimosi (laddove ci fossero traumi), epistassi (sangue da naso), emorragie gastrointestinali e/o urinarie e menorragie. In casi estremi, la piastrinopenia può essere causa di emorragie cerebrali.
 

 CURE ATTUALI 


Quando la piastrinopenia diviene importante, è necessario intervenire con una terapia farmacologica e/o con una trasfusione di sangue: l'approccio terapeutico - è bene ricordarlo - va intrapreso solo dopo aver identificato la causa scatenante.

-farmaci glucocorticoidi per via orale o endovenosa (per contrastare l'emorragia)

-immunoglobuline per via endovenosa (per trattare la piastrinopenia dipendente da una reazione immunitaria anomala)
-Trasfusione di piastrine: riservata per i pazienti con evidente sanguinamento ed elevato rischio di emorragie
-Rimozione della milza: riservata ai casi estremi, in cui i farmaci non hanno riportato beneficio osservabile
-Corticosteroidi (es. Deltacortene, Lodotra)
-Desametasone (es. Decadron, Soldesam)
-Cortisone (es. Cortis Acet, Cortone):
-Triamcinolone
Terapia enzimatica:
-Miglucerase (es. Cerezyme):
Somministrazionedi immunoglobuline ad alto dosaggio (in caso di mancata risposta ai cortisonici)
-Gammaglobuline:
-Immunoglobuline anti-Rh:
-Farmaci immunosoppressori
Azatioprina (es. Azatiopirina, Immunoprin): farmaco immunosoppressore del sistema immunitario
-Ciclofosfamide (es. Endoxan Baxter, flacone o compresse): è un agente alchilante ed immunosoppressore
-Ciclosporina (es. Sandimmun Neoral):
-Rituximab (es. MabThera): è un anticorpo monoclonale
-Eltrombopag (es. Revolade): il farmaco è indicato per la cura della porpora trombocitopenica autoimmune, una variante della trombocitopenia in cui la carenza di trombociti è dovuta ad una distruzione periferica degli stessi
 

CURA DEL PROFESSOR DI BELLA
Da quello che apprendo dal sito Morbo di Werlhof: 
-Melatonina coniugata con adenosina e glicina più vitamine.


CONSIDERAZIONI
Non sono un medico né ho alcuna competenza, ma mi limito a riportare le realtà che incontro  proprio perché sono ancora sconosciute e spesso le persone che hanno questa patologia sono disperate.  A voi approfondire l'argomento e parlare col vostro medico, sperando che qualche ematologo  prenda finalmente in considerazione questa cura.
Anna


CURIOSITÀ SULL'ESPERIMENTO DEL PROFESSOR DI BELLA
(Tratto dal Forum Di Bella, curato da Adolfo Di Bella)

Già dal 1939 ritiene infatti che strutture del sistema nervoso centrale svolgano funzioni essenziali sia sulla crasi ematica che, per il tramite di fattori di crescita e relativi inibitori, sulla genesi e le fasi biologiche delle cellule neoplastiche. Nel 1969, servendosi di un vecchio apparato stereotassico di Horsley-Clarke, stimola elettricamente le Habenulae – formazioni nervose localizzate nell'epitalamo - osserva un aumento delle piastrine in circolo fino al 300%, e dimostra che tale fenomeno dipende dalla provocata increzione di Melatonina, sostanza fino allora ritenuta una "curiosità fisiologica" e della quale sono ignoti i possibili effetti terapeutici. I risultati delle ricerche vengono comunicati al Congresso di Alghero della S.I.B.S., Società Italiana di Biologia Sperimentale (Ruolo del sistema abenulo-epifisario nella regolazione del tasso piastrinemico), destando vivo interesse, in particolare nel Prof. Giuseppe Moruzzi, eminente Fisiologo di fama internazionale e suo estimatore. 

N.B. sono passati quasi cinquant'anni da quella scoperta....


SITO MORBO DI WERLHOF
(con 13 testimonianze curate  con la Melatonina coniugata più vitamine).


Siti utili per informazioni sul Metodo Di Bella 
 
Il Sito Di Bella: 

Il Forum di Adolfo Di Bella: 

Gruppo Facebook di sostegno:
https://www.facebook.com/profile.php?id=206878527618&ref=ts&fref=ts