martedì 4 giugno 2013

PENNE .....QUASI LIBERE.



Penne quasi ....libere!

Bene: forse le penne torneranno ad essere libere di scrivere.
Domani si discuterà un testo di legge che escluderà il carcere per i nostri giornalisti.
In Italia attualmente chiunque si senta diffamato può portare l’autore di un articolo davanti ad un giudice, e da quel momento in poi si innesta un meccanismo giudiziario che può portare il giornalista in carcere, limitando così di fatto una vera libertà d’opinione.
La palese violazione dei diritti di chi scrive era già tornata in auge dopo la clamorosa sentenza nei confronti del Direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, condannato a 14 mesi di carcere per omissione di controllo per l'articolo scritto da un collega di Libero, e dopo varie peripezie e gran clamore, graziato in extremis da Napolitano che gli ha evitato il carcere.
Ma questo grave  episodio non era stato sufficiente per dare coraggio ai nostri politici e varare una riforma per risolvere una volta per tutte questa norma indegna di un paese civile.
Infatti, rieccoci da capo: è di questi giorni la notizia che il Direttore di Panorama, Giorgio Mulè, rischia il carcere per una condanna ad otto mesi, a causa di un articolo considerato diffamante nei confronti di un Magistrato.
Il nostro paese, incapace come sempre di risolvere da sé i propri problemi, è giunto finalmente a questa decisione sollecitato soprattutto da mamma-Europa che attraverso l’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) ha bacchettato l’Italia per le attuali normative che prevedono il carcere per i giornalisti.
Nella lettera Dunja Mijatovic, presidente dell'OSCE, afferma che “In una moderna democrazia nessuno dovrebbe essere imprigionato per quello che scrive”, sottolineando altresì che la Corte di Strasburgo ha più volte sottolineato che “La reclusione per il reato di diffamazione è sproporzionata e dannosa per una società democratica… I tribunali civili sono del tutto in grado di rendere giustizia alle rimostranze di coloro i quali si ritengano danneggiati nella propria reputazione.”
E così in questi giorni in commissione Giustizia della Camera si discuterà finalmente un testo di legge che cancelli la galera per i nostri giornalisti.
Relatori del provvedimento saranno Enrico Costa e Walter Verini.

Speriamo bene: Penne forse libere!

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